Inaugurazione anno soaciale 2010-2011

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Soveria Mannelli, 20 novembre 2010

Stasera siamo riunite tutte per dare inizio al nuovo anno sociale e mi preme dire che sono contenta di essere riuscita a guidarvi per un intero anno, nonostante sembri solo ieri che eravamo di nuovo qui per la cerimonia delle consegne. Ho rilevato il timone dall’amica Lina con grande entusiasmo, piena di fervore con tante idee e voglia di fare. Il destino mi è stato avverso e mi ha messo i bastoni fra le ruote, ma non ho ceduto e ho tirato dritto, sostenuta in Fidapa dalla solidarietà di tutte voi, delle socie di Lamezia e del Distretto. Abbiamo fatto molto, ma avrei voluto fare di più e meglio: purtroppo ho dovuto ritagliare il tempo da dedicare alla Fidapa da quello che mi restava dalle incombenze relative al mio problema di salute.

Care amiche la Federazione di cui facciamo parte va vissuta in prima persona per poterla apprezzare in pieno: essa ci da l’occasione di rapportarci con altre donne di altri luoghi ed avere così scambi culturali e sociali, ma anche l’input per “fare”, lavorare per la società, attraverso il nostro contributo di idee. Il tema internazionale di quest’anno è “Il potere di fare la differenza”. Ed è verissimo, noi donne abbiamo una marcia in più che ci da l’opportunità di saper intuire, prevedere, equilibrare, conciliare, ma attenzione perché questo è un grande dono, che diventa un potere nelle nostre mani. E noi abbiamo il dovere di utilizzarlo al meglio, dobbiamo con le nostre opinioni, i nostri interventi vegliare a affinché esso non si ritorca malignamente sulla società stessa. In modo particolare vegliare sui giovani che vanno ri-educati, ri-formati, dis-educati dalla dipendenza da internet. Pensate alle notizie di cronaca che ascoltiamo tutti i giorni alla TV, omicidi, stupri, nefandezze terribili che la nostra immaginazione non avrebbe mai potuto elaborare! Chiedo il vostro aiuto, senza la vostra collaborazione non si farà nulla, voi socie siete la linfa vitale della federazione.

Oggi vorrei che il nostro incontro si concludesse con qualcosa di concreto: creiamo dei gruppi di lavoro, dove si possa lavorare anche stando a casa propria attraverso il nostro PC, così da non dovere “rubare” troppo tempo alla famiglia. Io propongo un gruppo che si occupi della donna in ambito sociale e culturale (Il percorso della cultura), un altro delle violenze sulla donna, sui bambini, dei problemi di salute ad essi relativi (il percorso della moralità). Fra poco ascolterete le nostre socie che ci intratterranno su due temi nazionali, l’unità d’Italia e la donna in ambito lavorativo e sui diritti della bambina, (oggi si celebra la Giornata mondiale dell’infanzia). Questo è un primo passo che vorrei precludesse al raggiungimento di traguardi più importanti. Non ci dobbiamo spaventare, basta cominciare e poi le cose si mettono in moto da sole. Ricordatevi che la nostra politica deve essere quella dei piccoli passi e che l’oceano è fatto di tante gocce, anche la nostra piccola goccia vi contribuisce.

La vostra Presidente e amica,

Anna Maria Caligiuri